Termini della diastasi

Esplora il nostro glossario per familiarizzare con i termini medici e specifici della diastasi.

FAQs

Il glossario dei termini medici e tecnici relativi alla diastasi fornisce definizioni chiare e comprensibili anche per i non addetti ai lavori.

Si intende la fuoriuscita di un viscere dalla cavità che normalmente lo contiene, attraverso un foro, un canale anatomico.

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Dopo un intervento serve allo svuotamento della cavità peritoneale da raccolte di sostanze previste nel decorso post-operatorio, come conseguenza normale dello stesso, ed aiuta ad evitare l’accumulo di siero e sangue.

Metodica diagnostica non invasiva che consente lo studio della parete addominale. A differenza della “eco addome completo”, per cui serve una sonda diversa, non evidenzia gli organi interni ma solamente i fasci muscolari.

E’ un metodo di esplorazione dal punto di vista medico che permette di visualizzare l’interno del corpo. Per questo esame viene utilizzato un endoscopio: un tubo ottico munito di microcamere che trasmettono le immagini in uno schermo. Può essere utilizzata sia per la diagnostica, sia per l’esecuzione di interventi terapeutici (endoscopia operativa), sia ancora come strumento di supporto durante un intervento chirurgico.

Si intende la contrazione della muscolatura presente in organi come l’intestino, capace di determinare un movimento ondoso che consente alle sostanze contenute in questi organi di procedere in un determinato senso (in questo caso l’attraversamento dello stesso). È un processo naturale NON patologico.

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Il plank è uno dei più popolari esercizi eseguiti per allenare gli addominali. Per eseguire questa posizione, bisogna mettersi in ginocchio con i gomiti a terra, portare indietro le gambe tese appoggiando i piedi sulle dita e sollevare il bacino facendo attenzione a mantenere la schiena dritta e parallela al pavimento. Si consiglia di fare le prime esperienze seguite da un professionista per non incedere in porzioni errate degli arti e affaticare/compromettere la muscolatura.

Zona perineale è uno spazio anatomico che va dalla vagina (nella donna) o dallo scroto (nell’uomo) alla zona inferiore dell’ano.

In tema di addominoplastica si riferisce alla necessità di aggiungere al taglio orizzontale sovrapubico un piccolo taglio verticale formando, appunto una cicatrice a forma di T rovesciata.

Intervento chirurgico per il rimodellamento della parete addominale, che consiste nell’asportazione di cute e tessuto adiposo in eccesso. Se “completa” prevede il riposizionamento (attraverso una incisione) dell’ombelico nella sua sede naturale, se “mini-addominoplastica” l’ombelico non viene toccato e sarà naturalmente leggermente più in basso rispetto al pre-intervento. L’addominoplastica tradizionale, inoltre, prevede un taglio da una cresta iliaca (il margine superiore dell’osso dell’anca) all’altra, mentre per la mini il taglio risulta più corto, entrambi effettuati a livello sovrapubico.

L’anestesia è un elemento fondamentale nell’intervento chirurgico per la diastasi addominale, in quanto permette al paziente di non avvertire dolore durante l’operazione.
L’anestesia generale è l’unica opzione utilizzata per questo tipo di intervento. Essa induce uno stato di incoscienza e di analgesia totale, permettendo al chirurgo di operare in modo sicuro e confortevole per il paziente.

La contrazione muscolare è il risultato di una serie di stimoli coordinati che porta al movimento della fibra muscolare e quindi del muscolo stesso. È necessaria per riuscire a valutare bene la distanza dei muscoli retti addominali

identifica tutta la fascia centrale del corpo umano (il nucleo) che include il complesso coxo-lombo-pelvico. È anche definito “il centro funzionale del corpo” in quanto è nota la sua funzione sia di stabilizzazione che di trasferimento della forza dalla parte bassa alla parte alta del corpo e viceversa.

E’ un esercizio per allenare i muscoli dell’addome, in particolare i retti. Il crunch viene eseguito stendendosi in posizione supina, con le gambe leggermente divaricate e in posizione flessa, sollevando il busto in direzione del bacino che invece rimane appoggiato al pavimento.

La Ginnastica addominale hipopressiva (G.A.H.) è un insieme di esercizi posturali atti a ottenere una riduzione della pressione nelle cavità toraciche, addominali e pelviche. Vai alla pagina dedicata.

Un intervento chirurgico che, a differenza della chirurgia tradizionale, che comporta l’apertura dell’addome attraverso una ampia incisione, consente di operare attraverso alcune piccole incisioni di circa 1 cm. ognuna. Per questo motivo la laparoscopia è da considerare una tecnica chirurgica meno invasiva della chirurgia addominale tradizionale.

E’ una sottile fascia fibrosa che ricopre e avvolge il muscolo e va a continuarsi nel tendine, situata sulla porzione mediana dell’addome. Prende il 
nome dal colore (“albus” = bianco) delle fibre che contribuiscono a formarla. È una ideale linea mediana dell’addome che forma una struttura particolarmente robusta e scarsamente vascolarizzata. 

Il ripresentarsi, a distanza di tempo più o meno lungo, del processo patologico precedentemente curato. Nel caso di diastasi si intende in ripresentarsi della separazione degli addominali e dei sintomi correlati. Le ragioni possono variare: nuova gravidanza, breve tempo intercorso tra interventi e sforzi eccessivi, predisposizione personale, fragilità muscolare, vecchiaia.

La risonanza magnetica è una tecnica di diagnostica per immagini, E’ una tecnica multiplanare, che acquisisce direttamente le immagini in tre dimensioni, ad altissima risoluzione di contrasto delle immagini, che consente di cogliere formazioni anatomiche strutturalmente diverse, ad esempio il muscolo e il tendine, la cartilagine e l’osso. E’ uno strumento non invasivo poiché non si avvale di radiazioni (in caso di ricorso alla somministrazione del mezzo di contrasto questo ha un potere allergizzante molto basso). Tempo necessario circa 30 minuti.

Si intende la procedura chirurgica che permette di avvicinare stabilmente i lembi di una ferita favorendone la cicatrizzazione.

Muscolo trasverso dell’addome è uno dei muscoli larghi che contribuiscono a formare la parete addominale. È quello posto più internamente, la sua contrazione ha effetto sulla parete addominale e sulla gabbia toracica, contribuendo alla dinamica respiratoria. È un muscolo che si attiva con l’espirazione, anche mediante un abbassamento delle costole. Gli ultimi studi sottolineano l’importanza del corretto tempismo di contrazione del muscolo nella stabilizzazione della colonna lombare e nella prevenzione di lombalgia.

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